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Oltre i confini: sindaci pugliesi e lucani insieme per il futuro

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I primi cittadini di Puglia e Basilicata uniti contro il deposito unico di scorie nucleari

Approvato un documento unitario per suggellare l’intesa e tracciare il percorso da seguire

Oltre i confini, per ragionare in un’ottica territoriale e programmare insieme le iniziative da assumere, sul piano tecnico, giuridico e scientifico, per contestare l’ipotesi di fare delle aree a cavallo tra le due regioni le sede del deposito unico nazionale di scorie nucleari.

I sindaci di Puglia e Basilicata si uniscono. Nella serata di Martedì scorso gli undici primi cittadini di altrettante cittadine appulo-lucane, raccogliendo l’invito avanzato dal sindaco di Gravina in Puglia, Alesio Valente, si sono riuniti in videoconferenza per avviare una discussione che ha già portato ad un primo, importante risultato: la convergenza di un ampio territorio su una visione condivisa. Il tutto trasfuso in un documento, che sarà ora trasmesso ai presidenti delle Regioni Puglia e Basilicata, sottoscritto da Valente e dai suoi colleghi Rosa Melodia per Altamura, Francesco Frigiola (Laterza), Domenico Bennardi (Matera), Viviana Cervellino (Genzano di Lucania), Fernando Teodoro Maria Scattone (Acerenza), Antonio Maria Fidanza (Oppido Lucano), Domenico Raffaele Tataranno (Bernalda), Piero Marrese (Montalbano Jonico), Nicola Massimo Morea (Irsina), Vincenzo Zito (Montescaglioso). «In un’area da sempre legata da tradizioni, identità storica e prospettive di sviluppo legate all’agricoltura di qualità ed al turismo ambientale e culturale – commenta Valente – attraverso la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee, elaborata dalla Sogin, sono stati individuati ben 17 dei 67 siti candidati ad ospitare il deposito nucleare. Un’eventualità che stride con le potenzialità e le vocazioni del territorio, rispetto alla quale presenteremo, nell’ambito della fase di consultazione pubblica in corso, una serie di osservazioni, documentate ed approfondite sotto ogni punto di vista, per dimostrare come le scelte sin qui compiute siano errate. E lo faremo insieme, sul piano istituzionale, attraverso un’intesa già di per sé, nel suo piccolo, storica: Comuni di regioni diverse e che si mettono insieme ed insieme ragionano del proprio avvenire».

In particolare, nel documento elaborato e condiviso dagli undici sindaci, si invitano anche le giunte regionali di Puglia e Basilicata a voler «strutturare e sostenere le iniziative promosse dai Comuni, coordinando in senso unitario le attività da intraprendersi sul piano istituzionale, promuovendo ogni azione utile ed opportuna alla presentazione – nei termini stabiliti dalle legge – delle osservazioni in merito alla Cnapi, garantendo agli stessi Comuni ogni utile supporto, anche tecnico – giuridico per la formulazione di ulteriori e specifiche documentate osservazioni», attraverso l’ausilio di «figure professionali altamente qualificate, da mettere a supporto degli stessi Comuni». Questioni da affrontare immediatamente, nell’ambito di un incontro tra Comuni e Regioni, richiesto dai firmatari per suggellare, anche attraverso l’intesa tra le due Regioni, la nascita e le attività del un gruppo di lavoro istituzionale appulo-lucano.

Gravina in Puglia, 13 Gennaio 2020 

 

Ufficio Stampa

Comune di Gravina in Puglia

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