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PARTE DA GRAVINA UN NUOVO PERCORSO?

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Una strana sensazione, ritrovarsi a discutere in gruppo dopo il lungo periodo in cui l’unica frase che si ripeteva era: IO RESTO A CASA. Ieri si è tornati a parlare, pur restando a distanza di sicurezza, per discutere dei possibili interventi per il lavoro e lo sviluppo in Puglia.

A promuovere l’iniziativa la CGIL di Gravina in collaborazione con l’Associazione dei Commercialisti, la presenza di qualificati interlocutori ha permesso di poter sperare che in un prossimo futuro si possano attuare misure di interventi utili alla ripresa economica e ad un miglioramento dei servizi ad iniziare da quelli socio-sanitari.

L’intervento di saluti del sindaco Valente ai presenti ha messo in evidenza le ansie e le aspettative dei cittadini per cui è necessario dare risposte per evitare che la pandemia da emergenza sanitaria diventi, più di quanto già non sia, anche questione sociale ed economica.

Diverse le posizioni circa la positività degli interventi finora effettuati, sia pure tra mille difficoltà il dott. De Vito, direttore di Puglia Sviluppo, ha elencato le opportunità offerte alle imprese grazie anche all’impegno di ingenti risorse economiche; Deleonardis in quanto presidente del comitato Inps Bari ha giustificato i disagi avuti nell’erogazione dei contributi con la gran mole di domande pervenute, rimarcando che sia pure tra le tante difficoltà i risultati sono stati migliori che in altre Regioni.

Tutt’altra valutazione quella del dott. Riviello, presidente A.D.E.C.L. di Gravina, ritardi burocratici e difficoltà di interpretazione di un’immane normativa hanno messo sovente in difficoltà i commercialisti che hanno subito anche i rimbotti dei loro assistiti. Necessario coinvolgere più soggetti per le future misure in modo da contemplere le varie esigenze.

Ha guardato più al sociale Gesmundo, segretario CGIL Puglia, il mal funzionamento della sanità per cui ci si è trovati impreparati ad affrontare l’emergenza Covid-19 per non parlare delle lunghe attese allorquando una persona deve fare una semplice radiografia, è costretta ad aspettare mesi a meno che non la faccia a pagamento.

Riprendendo lo stesso argomento durante il proprio intervento Loizzo, presidente consiglio regionale, ha indicato la necessità di accedere al MES, i 35 miliardi che sarebbero messi a disposizione a tasso zero sarebbero spesi proprio per la sanità e ci metterebbe in condizioni di affrontare meglio eventuali situazioni critiche future. Anche il modo di come investire i fondi del recovery fund piuttosto che l’ulteriore scostamento di bilancio, appena approvato dal governo nazionale, deve osservare una massima attenzione, trattandosi di ulteriore indebitamento in caso di errori si getterebbe la Nazione in una crisi peggiore della precedente datata 2008.

Ci vorrebbe un lavoro di equipe, situazione rilevata da tutti, con l'auspicio che il dialogo avutosi ieri a Gravina possa essere l’inizio di un percorso che possa portarci a risultati concreti e positivi.

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