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RICHIESTE AL SINDACO PER UNA RIPARTENZA PIU' "AGEVOLE"

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Preg.mo Sign. Sindaco Comune di Gravina in Puglia

Alesio Valente

                                                                                              e.p.c.     Ass.re Commercio Paolo Calculli

                                                                                                              Alla Stampa

Gravina in Puglia 18 maggio 2020 - Prot. N.38            

 

In data odierna 18 maggio 2020, data di “RILANCIO” di molte attività commerciali, si è confrontato il gruppo dirigente di ASSO.T.IM. Commercio e Turismo per dare un segnale di fiducia agli operatori cittadini e tentare di studiare con l’Amministrazione Comunale una strategia di sviluppo.

Erano stati invitati i Tecnici locali impegnati in ambito politico e quindi Paolo Calculli Ingegnere e Assessore comunale, Franco Colonna Geometra e Presidente commissione urbanistica, Michele Lorusso Archietto e delegato regionale in A.N.C.I. (Associazione Nazionale Comuni d’Italia) al settore urbanistica e Enzo Demeo Presidente commissione comunale commercio.

Oltre ai rappresentanti di categoria di ASSO.T.IM. Commercio Angelo Massari e Michele Raimondo sono intervenuti, Domenico Costantiello, Filippo Cicala, Christian Divella, Camil Amendolara, Michele Lorusso e altri…..

I temi oggetto del confronto sono stati:

-          Compro a Gravina

-          D.U.C. Distretto Urbano del Commercio

-          Ipermercati da insediare sul territorio gravinese ( M2/M3 e superiori )

-          Incompatibilità tra DUC e medie superficie > 600 mq.

COMPRO A GRAVINA

Da un’analisi fatta sui numeri dei consumi registrati a Gravina in Puglia nei periodi di emergenza Corona Virus si è dimostrato che la città ha una efficiente rete di distribuzione di prodotti di prima necessità, inoltre questo periodo ha registrato un incremento nella domanda cittadina.

Questo evidenzia che prima dell’emergenza Covid-19 diversi cittadini andavano a comprare fuori città. Noi vogliamo suggerire azioni che proteggano questa domanda con iniziative che fortificano il “COMPRO A GRAVINA”.  Tra le prime azioni da attuare c’è la regolamentazione del commercio con il completamento e l’attuazione del D.S.C. (Documento Strategico del Commercio), documento non ancora completo, dopo un decennio di incontri, studi e incarichi, in merito alla regolamentazione di strutture commerciali di tipo M2 e superiori.

Questo ha frenato gli operatori del commercio cittadino a programmare loro aperture prima che si avviassero richieste di autorizzazioni di soggetti imprenditoriali estranei alla nostra comunità cittadina.

D.U.C. Distretto Urbano del Commercio

Per rafforzare il “COMPRO A GRAVINA” è indispensabile attuare il D.U.C. (Distretto Urbano del Commercio) e dare vita al percorso TURISTICO COMMERCIALE fermo in comune malgrado al sua approvazione avvenuta diversi anni fa.

Noi riteniamo che se si concentra l’offerta commerciale tutta (da generi di prima necessità ad abbigliamento e di prodotti di consumo in genere) su questo percorso, denso di attività commerciali, l’obiettivo del “COMPRO A GRAVINA“ viene raggiunto.

Se il cittadino resta in città per fare “la spesa “  ci resterà anche per comprare altri beni e consumare con la famiglia e amici anche presso un pubblico esercizio cittadino ( Pizzeria, Ristorante, Bar…).

Ipermercati

A tal proposito chiediamo che vengano incoraggiati, incentivati e finanziati, anche con contributi a fondo perduto e sgravi fiscali, tutte le attività, prettamente commerciali, che riaprono sul percorso D.U.C. sostenendo anche le spese di spostamenti di negozi presso il percorso cittadino del D.U.C., evitando di distribuire soldi a pioggia.  Così facendo saremmo in linea con le direttive regionali che finanziano iniziative di animazione e arredo urbano, al pubblico e la privato, solo sui percorsi dei D.U.C..   Molti comuni sono diventati attraenti proprio perchè hanno attuato politiche commerciali di questo tipo e hanno beneficiato di diversi finanziamenti per animare i percorsi D.U.C.  che sono diventati dei veri e propri ipermercati all’aperto e non luoghi artificiali come le mega strutture commerciali ( M2/M3 e superiori ).

Se abbiamo un ipermercato all’aperto lungo 2 km.  I cittadini non saranno più interessati a spostarsi in macchina presso i centri commerciali collocati in altre città.

Questa è la nostra visione futura del commercio gravinese che coincide con quella di tante altre medie cittadine come la nostra che almeno cercano di tenere lontano dai DUC e dal centro urbano le M2/M3 e superiori.

Incompatibilità tra DUC e medie superficie >600 mq.

Nello specifico evidenziamo che non abbiamo avuto risposte dall’Amministrazione in merito all’apertura di Ipermercati che ricadono sullo stesso percorso D.U.C. e che sono assolutamente LOGICAMENTE INCOMPATIBILI con le politiche di sviluppo degli stessi D.U.C. (vedi nostro protocollo n. 17 del 06 febbraio 2020 )

Se questo accedesse sarebbe la fine del RILANCIO del commercio gravinese.

Se vive il commercio di vicinato, vive la città generando uno sviluppo economico e sociale di grande valore.

Un percorso DUC si anima con i tanti negozi di abbigliamento, di grastronomia, negozi di elettronica, ottica, accessori di ogni genere ecc.. esattamente come quello che si cerca di concentrare negli ipermercati (M2/M3 e superiori ), quindi in SOVRAPPOSIZIONE E CONTRASTO all’offerta commerciale che il D.U.C. deve proporre.

Si conclude dicendo che questa associazione DIFENDERA’ il negozio di vicinato e gli imprenditori cittadini con tutti i mezzi a disposizione e intende stimolare lo sviluppo del commercio cittadino propedeutico allo sviluppo anche del turismo e dei servizi.

Su questi temi notiamo uno scarso interesse da parte della maggior parte del mondo politico cittadino in quanto negli ultimi anni non c’è mai stato un punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale che li affronti, pertanto chiamiamo in causa tutto il mondo politico cittadino, nessuno escluso.

Oggi che siamo al RILANCIO delle attività, tutti sono invitati ad esprimersi per evitare i gravi errori fatti in passato avendo non governato il settore, ne programmato il suo sviluppo, consentendo consequenzialmente un commercio polverizzato, a macchia di leopardo e quindi improduttivo e composto anche da una smisurata quota di abusivismo che va dal settore di vendita ambulante di frutta, pane e souvenir alla fornitura di servizi alla persona.

Concludiamo dicendo che oggi avremmo preferito maggiore attenzione a questi temi piuttosto che impegnarsi a ridisegnare frettolosamente il mercato ambulante settimanale che non fa altro che sottrarre economica alla nostra già povera città.

Con l’auspicio di beneficiare al più presto di risposte e azioni concrete per lo sviluppo commerciale e più in generale imprenditoriale della città, restando in attesa, porgiamo cordiali saluti.

Michele Raimondo - Referente settore Supermercati

Angelo Massari - Dirigente delegato al Commercio

 

Michele Capone Presidente

Commenti (1)
Ristoratore
1Martedì, 19 Maggio 2020 18:08
Sabino Lucarelli

Chiediamo un aiuto concreto per affrontare la ripresa anche finanziamenti a fondo perduto.

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