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Cultura ed Eventi

CONOSCIUTI PERCHE’ AMATI!

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Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 10,1-10)

In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore.
Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo.
Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».

 

Commento:

  

Oggi celebriamo la “Domenica del Buon Pastore”, di Colui che guida e genera il Suo gregge nella vera libertà, offre la sua vita, andando in prima linea, non mandando gli altri. Lui è uno che si mette davanti alle pecore. Il gregge unito, anzi anche una sola pecora è per lui importante, tanto da offrire per questa sola la vita, e disposto a dare la vita perché gli altri siano salvi. Quanti esempi di Buon Pastore, durante la vita di Gesù: Pietro, le folle che son smarrite e senza guida (cf. Mt.9,26); la ‘pecorella notturna’ Nicodemo; la peccatrice, l’adultera, la samaritana, Zaccheo,… e lo stesso Giuda, che se avesse voluto, sarebbe stato raggiunto dal Suo abbraccio misericordioso… E quanti meravigliosi esempi di Buon Pastore ci sono nella storia! Anche oggi. Oggi, celebriamo anche la “ 57ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni”; Papa Francesco ci offre la virtù della gratitudine e dell'incoraggiamento" in particolare verso il sacerdozio. Senza i nostri pastori, i sacerdoti, non ci sarebbero i sacramenti, il perdono dei peccati, l'insegnamento e l'Eucaristia, la Chiesa non avrebbe senso. È compito doveroso di ciascuno sentirsi interpellato, pregando e incoraggiando quanti si sentono chiamati a rispondere con fiducia a Gesù. Ma anche aiutare a rimanere fedeli quanti già Cristo ha scelto. È dovere di tutti. Per il nostro bene! «Io sono il Pastore Bello...»: questo dice di sé il Signore Gesù, applicando a Sé l'immagine del “pastore”, immagine familiare, in quel tempo e in quella cultura; un’immagine antica quanto la Bibbia. Infatti, nel brano di Ezechiele (cap.34), sono riportate le parole dette dal Profeta al popolo, che era in attesa di guide affidabili, non interessate ed irresponsabili. Non erano rare le guide paragonate a lupi voraci, che sfruttano le 'pecore', esclusivamente per i loro interessi di potere. Infatti il Profeta dice che il Signore stesso si metterà in cerca delle sue pecore e se ne prenderà cura, passandole in rassegna e mettendole in salvo…; Lui stesso le condurrà al pascolo e le terrà unite, prendendosi cura della perduta, soccorrendo e curando quelle malate (cf. Ez.11,16). Di Lui le pecore possono fidarsi, ne riconoscono la Voce e non hanno paura di ricevere del male, non temono di essere abbandonate nel momento del pericolo, perché Gesù le “conosce”, cioé, le “ama”, tanto da dare la sua vita e le immette nello stesso circolo d’amore e di comunione del Padre e del Figlio, della stessa Vita Trinitaria, con la potenza dello Spirito, donato dal Risorto. Non è strano come tante persone possano scartare Gesù, il Buon Pastore, e poi chiedersi come mai il mondo sta andando a rotoli? Non è strano che alcune persone possano dire "Io credo in Dio", e tuttavia, ignorando il Suo sacrificio estremo, metterLo da parte, dimenticando l’immenso amore di questo Pastore Bello? Don Sante

 

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