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Cultura ed Eventi

PASQUA E’ SPERANZA

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Carissimi Amici, stiamo vivendo un periodo nuovo e difficile. Ma la Liturgia di questi giorni ci invita a rivivere la pienezza dell’Amore (Giovedì Santo), il “graffio” del Venerdì Santo, il “vuoto” del Sabato Santo.

Tutto questo vuol gettarci nella Luce della Pasqua, attraverso la Notte della Veglia delle Veglie. Oggi, in questo momento di prova, rischiamo la “perdita del gusto di vivere”, come affermava il filosofo e teologo Theillard de Chardin).

I miei auguri a Voi Amici saltellano come...passeri tra i rami di questi provati giorni di quarantena. Certo, possiamo ripiegarci su noi stessi, quasi prosciugati di Speranza, ma rischieremmo la perdita del gusto di vivere, cadendo nella rilassatezza spirituale! Amici, forse dovremmo riscoprire l’«anello» di congiunzione tra Cielo e terra: la riscoperta delle relazioni familiari, del gusto della preghiera, della lettura, dello svago...

Specialmente in questo periodo di...chiusura, stando a casa, ci sembra di far poco; ma quel “poco” somiglia ad un tassello di un puzzle, in un grande mosaico! Mi viene in mente una poesia di Trilussa, che vorrei proporvi.

ER RAGNO BIANCO.

«Un Ragno Bianco fece un bastimento: piantò du zeppi in croce/drento una mezza noce, filò la tela, che servì da vela, entrò ner mare e se n'annò cór vento. Un'Ostrica, che vidde la partenza, je disse: — Dove vai, povero Ragno? Io te vedo e te piagno! Che imprudenza! Nun vedi er celo? Pare che manni a foco er mare: in ogni nuvoletta c'è pronta una saetta, c'è un furmine che casca framezzo a la burrasca. Come cammini, senza direzzione, tu ch'hai perso la bussola e nun ciai nemmanco la risorsa der timone? — Eppuro — disse er Ragno sottovoce — un'unica speranza che me resta/è de potè sarvà da la Tempesta er tesoro che tengo ne la noce. Io nun so dove vado e quanno arivo, ma porto, per incarico speciale, er seme de quell'arbero d'Ulivo/che ce darà la Pace Universale».

L’augurio può sembrare complesso, ma vuol essere un incitamento a vivere non da rassegnati, ma da persone forti. Concludo con il bellissimo invito di S. Agostino: «Cantiamo...per sollevarci dalla fatica; cantiamo come viandanti...; se progredisci è segno che cammini, ma devi camminare nel bene. Canta e cammina!».

Auguri di Santa Pasqua 2020! Don Sante.

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