Cultura ed Eventi
Le Ceneri, origine e significato
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26 Feb 2020
- Pubblicato Mercoledì, 26 Febbraio 2020 07:36
- Scritto da LA REDAZIONE
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Con il Mercoledì delle Ceneri inizia la Quaresima, il periodo di quaranta giorni che precede la Pasqua, in cui si è invitati particolarmente alla conversione.
La cenere con cui ci si cosparge il capo oggi ricorre spesso nel testo biblico e assume un duplice significato. Innanzitutto indica la fragile condizione dell’uomo di fronte al Signore, come evidenzia Abramo che parla a Dio nella Genesi: “Riprese Abramo e disse: ‘Ecco che ricomincio a parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere…’”. Anche Giobbe sottolinea il limite profondo della propria esistenza: “Mi getta nel fango, e mi confondo con la polvere e con la cenere”. La cenere, infine, è anche un segno concreto di chi si è pentito e con cuore rinnovato riprende il proprio cammino verso il Signore, come si legge nel Libro di Giona in cui il re di Ninive, ricevuta la notizia della conversione del suo popolo, si siede sulla cenere, e in quello di Giuditta in cui gli abitanti di Gerusalemme che vogliono pregare Dio perché intervenga a liberarli, si cospargono il capo, appunto, proprio con la cenere.
Convertiamoci a un dialogo “aperto e sincero” con il Signore. È l’esortazione del Messaggio di Papa Francesco per la Quaresima 2020, che si apre oggi, mercoledì delle Ceneri. Il titolo è: “Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio”.
L’invito del Papa è ancora una volta a lasciarci coinvolgere dal “dinamismo spirituale” del “grande Mistero della morte e risurrezione di Gesù”, aderendo ad esso “con risposta libera e generosa”. La gioia del cristiano - evidenzia Francesco - scaturisce proprio dall’ascolto e dall’accoglienza “della Buona Notizia della morte e risurrezione” di Cristo, il kerygma.