Ven04262024

Last updateGio, 25 Apr 2024 4pm

Font Size

Profile

Menu Style

Cpanel

 

 

 

 

Back Sei qui: Home Cultura ed Eventi A GRAVINA ALLESTITO IL MUSEO DI ARTE SACRA

Cultura ed Eventi

A GRAVINA ALLESTITO IL MUSEO DI ARTE SACRA

Valutazione attuale:  / 2
ScarsoOttimo 

Click to open

Con impegno e sacrificio si è riusciti ad aprire al pubblico, sia pure in modo parziale, il museo di arte sacra a cura del Capitolo di Gravina.

Oltre centocinquanta oggetti, appartenenti al XV - XVI – XVII secolo, esposti in tre sale, mentre una quarta, in allestimento, ospiterà oggetti appartenenti al XVIII secolo.

La raccolta dei pezzi d’argento, riguarda donazioni da parte di principi e vescovi avute quando Gravina era sede vescovile, così come è da ricordare che la città ha dato i natali a Pietro Francesco Orsini, prima cardinale e poi papa Benedetto XIII.

Gran parte degli argenti provengono dalla Cattedrale e sono per lo più di produzione napoletana, molti di essi sono di menzione come i reliquiari a busto di San Filippo Neri, di Sant’Anastasio e di San Tommaso Bechet; da citare la pastorale che la tradizione accredita essere stata di papa Benedetto XIII e il tronetto legato alla particolare liturgia del Quarantore.

Il tutto testimonia l’importanza che la chiesa di Gravina ha avuto, la storia e la fede che l’apertura al pubblico della mostra potrà rinverdire nella memoria grazie ai volontari che si alternano presso la sede.

Ci pregiamo visualizzare al lettore una piccola galleria di foto perché possa testimoniare la bellezza di quanto esposto al II piano dell’ex Seminario sito in Piazza Benedetto XIII.

 

Commenti (1)
Amarezza, stupore e incredulità
1Mercoledì, 15 Gennaio 2020 08:37
Pinuccio

Se da un lato è giusto plaudire, accompagnando il plauso con un finalmente, all'apertura del Museo d'arte sacra, che un tempo si chiamò Frà Vincenzo Maria Orsini, ora, forse, non ha più quella stessa identificazione, perchè, spesso, la memoria è molto labile da parte di chi non avrebbe dovuto e potuto concedersi una facile e grave dimenticanza,dall'altro, leggendo l'articolo e scorrendo la galleria fotografica, ho notato, con amarezza, stupore e incredulità, la mancanza di qualsiasi o a qualsiasi riferimento al parato liturgico che papa Benedetto XIII donò alla Chiesa cattedrale di Gravina, dopo averlo utilizzato per la canonizzazione di San Luigi Gonzaga e San Stanislao Kostka. Devo pensare che non è stato incluso nel percorso museale? Se così fosse, mi chiedo, come si può aprire un Museo d'arte sacra senza inserire nel patrimonio artistico, storico culturale quel pezzo di storia racchiuso nei paramenti sacri utilizzati dal nostro papa? E' stata una dimenticanza di chi ha steso l'articolo? E' stata trascuratezza del fotografo? Credo, per obiettività e completezza, che il pezzo vada modificato e integrato con ciò che manca; con quella parte di tesoro che fa grande un simile contenitore nella misura in cui non viene escluso e viene mostrato in tutta la sua bellezza, splendore di arte sartoriale.

Aggiungi un commento

Il tuo nome:
Indirizzo email:
Titolo:
Commento:
yvComment v.2.01.1

Console Debug Joomla!

Sessione

Informazioni profilo

Utilizzo memoria

Queries Database