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Foggia in 20mila contro la mafia: il corteo di Libera dopo gli attentati

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Ventimila persone secondo gli organizzatori. Si è conclusa intorno alle 18.30 con l'intervento finale di don Luigi Ciotti, la manifestazione contro la violenza criminale delle mafie che questo pomeriggio ha visto migliaia di cittadini giunti anche dal resto della provincia, dalla Puglia e da altre regioni d'Italia, attraversare le vie della città, da viale Candelaro 27 a via Lanza, all'indomani di un inizio 2020 drammatico per il capoluogo dauno. 

Sul palco centrale, davanti ad almeno 8mila persone, sono intervenuti anche i parenti delle vittime innocenti di mafia, da Francesco Ciuffreda a Daniela Marcone. "La paura si vince con il coraggio e la legalità" uno degli striscioni più significativi della giornata. In piazza anche Giovanna Belluna e Michele Panunzio, nuora e figlio di Giovanni, ucciso 27 anni fa.

Al fianco di don Ciotti anche il ministro Bellanova, il governatore della Puglia Emiliano e parecchi sindaci, nessuno in rappresentanza di Gravina.

«Siamo qui per disinnescare la miccia della paura e della rassegnazione. Siamo qui per fare emergere i tanti valori della nostra terra affinché ci sia un passaggio, un cambiamento. È importante che ci sia continuità. Noi non possiamo lasciare la responsabilità solo sulle spalle della magistratura e delle forze di polizia, perché c'è una responsabilità di noi cittadini. Guai se non fosse così, guai se viene meno questo». Lo ha detto il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti, alla testa del corteo contro la mafia appena partito a Foggia.

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