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REPLICA DEL M5S A VALENTE

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Le portavoce del Movimento Cinque Stelle di Gravina rispondono al primo cittadino in seguito a quanto da lui dichiarato in merito alla seduta consiliare del 3 dicembre scorso.

“Dopo aver letto le dichiarazioni del  sindaco – sostengono le portavoce – non possiamo non rispondere all’”oligarca” Alesio che, consapevole  di non godere più del sostegno incondizionato di molti consiglieri di maggioranza, manifesta la sua frustrazione politica con comunicazioni autoritarie per redarguire la minoranza, rea di aver richiesto la convocazione di ben tre consigli comunali per discutere, rispettivamente, di Ospedale della Murgia, del c.d.a. della Fondazione e di misure per la tutela dell’Ambiente dall’abuso della plastica.

Sia chiaro – sottolineano le consigliere di opposizione – la richiesta di convocazione dell’Assemblea consiliare è prerogativa legittima dei consiglieri comunali, a prescindere dal fatto che siano schierati tra i banchi della maggioranza o tra quelli opposti, e noi, insieme agli altri colleghi di minoranza, abbiamo esercitato un nostro diritto e lo faremo tutte le volte che lo riterremo necessario, a fronte del disinteresse di questa amministrazione a lavorare per la città. 

Il primo cittadino continua a gongolarsi del 53% di consensi ottenuto a giugno 2017 – incalzano le pentastellate -  e rivendica l’autorità a dettare l’agenda politica da attuare e noi, già da tempo, gli chiediamo quale sia il suo piano per Gravina visto che, giusto per citare uno dei suoi insuccessi,  dopo sette anni non è riuscito ad autorizzare, con atto di indirizzo politico, il dirigente dell’ufficio tecnico a risolvere la questione di via Giudice Montea e restituire alla città una delle zone più suggestive della nostra storia?! 

Come può chi governa una comunità non ritenere importante l’avvicendamento dei ruoli e delle cariche del consiglio di amministrazione di una Fondazione alla quale vengono destinati anche soldi pubblici, il cui attuale direttivo è giunto a fine mandato già dallo scorso luglio? 

Cosa significa che per i nuovi consiglieri della Fondazione si voterà quando lo deciderà il sindaco? Vuole che si mantenga, in proroga, l’attuale c.d.a, nonostante da Statuto sia da rinnovare, perché deve salvare la poltrona a qualcuno?

Per sua stessa ammissione – concludono le portavoce M5S – il sindaco non può più contare su una maggioranza. E’ stanco di rincorrere i singoli consiglieri e di assecondarli per i loro “mal di pancia”. Sarebbe il momento di ammettere il fallimento politico del Valente bis e che il giovane "oligarca" rassegni le sue dimissioni: solo cosi, dopo sette lunghi anni, potrà vantarsi di aver fatto qualcosa di buono per Gravina”.

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