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Cronaca

LA CAPPELLINA DA GUARDARE CON OCCHI DIVERSI

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Molti i complimenti e i ringraziamenti presenti sui social che si riferiscono al restauro effettuato dall’artista Giuseppe Siniscalchi.

Ci sembra opportuno descrivere l’opera fronteversista realizzata: sul fronte in basso a destra tipico omino a capo chino a significare il rispetto dell’uomo al cosmo, al centro alcuni volatili e a sinistra di essi il falco grillaio. I cipressi per onorare i defunti che riposano nel vicino cimitero.

Al lato destro zona soleggiata perché sorge il sole mentre a sinistra è dipinto il tramonto.

Nel verso della cappellina un angelo stilizzato ripreso da un dipinto dell’artista esposto in modo permanente al museo San Egidio di Taranto, angelo protettivo per Gravina; in alto Siniscalchi ha inciso i nomi della nonna e della mamma che hanno avuto il merito di conservare i dipinti di quando era bambino grazie ai quali è nato il Fronteversismo.

Insomma un’opera complessa che richiama in ogni modo le sue origini della terra in cui ha vissuto l’artista, quella terra che ha sempre amato e che amerà.

La descrizione che Siniscalchi ha fatto ai nostri microfoni della cappellina sicuramente servirà a chi vorrà visitarla, ammirarla e pregare.

L’artista concittadino non solo ha lasciato in comodato d’uso gratuito alla Fondazione, alla Chiesa Madonna delle Grazie ed altri alcuni suoi dipinti ma da tempo ha avanzato l’idea di voler realizzare un grande murales, per cui spera che un giorno gli sarà permesso di esaudire il desiderio.

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