Cronaca
Il “diritto” ad un periodo di riposo
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13 Lug 2019
- Ultima modifica il Sabato, 13 Luglio 2019 09:05
- Pubblicato Sabato, 13 Luglio 2019 09:05
- Scritto da VINCENZO VARVARA
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Si sta avvicinando quel periodo dell’anno in cui la maggioranza di persone fruisce di alcuni giorni di riposo dopo aver lavorato e prodotto per un intero anno.
Sicuramente anche i nostri amministratori vorranno non perdere questa opportunità, ma la domanda che sorge legittima è: cosa essi hanno prodotto?
Hanno fatto sì che la gente si addormentasse e questo è sicuramente un buon risultato, giacchè si continua a far finta di niente circa una crisi politica in atto da tempo senza che ci fosse una minima e convinta reazione da parte di una comunità perché è dormiente.
Solo qualche piccola eccezione per alcuni comuni cittadini, con caparbietà operano quotidianamente all’interno di un grande patrimonio quale è il Bosco Difesa Grande al fine di renderlo più fruibile ma, anche in questo caso, le tante questioni da queste poste non trovano sempre le dovute risposte da parte degli amministratori.
In sette anni due grossi incendi ma nonostante ciò nessuna nuova e più appropriata misura concreta perché si cerchi di evitare il ripetere del disastro; certo, si dirà che il bilancio comunale poco può fare, che la Regione non ha prestato tanta attenzione ma niente è stato fatto per cercare interventi da parte di altri enti: il Parco Nazionale dell’Alta Murgia può essere quello più indicato considerato le tante misure messe in atto per salvaguardare il territorio di propria competenza.
Da molti mesi cataste di legna, ormai secca, sono sequestrate da parte della Procura essendo depositate all’interno del bosco, tanto può procurare un ulteriore incendio a causa delle alte temperature; non si capisce perché nessuno del Comune faccia qualcosa per sbloccare la situazione.
Abbiamo voluto sollevare solo alcune questioni per dimostrare quanto prodotto e giustificare il “diritto” al riposo.