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UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE DI GRAVINA: CRONACA DI UNA MORTE (PIU’ CHE) ANNUNCIATA

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Sembra ormai segnata la sorte che questa Amministrazione comunale ha inteso assegnare all’Ufficio del Giudice di pace di Gravina. Quando lo Stato, con la “spending review” dell’”indimenticato” Governo Monti, decise di chiudere molte sedi giudiziarie, comprese quelle del giudice di pace, prevedendo la loro permanenza se i Comuni si fossero fatti carico di sostenere tutte le spese di gestione, a cominciare da quelle del personale, il nostro municipio, già allora capeggiato dal Sindaco Valente, fece la scelta più giusta per la città, aderendo a quella possibilità. Peccato, però, che del personale previsto nella pianta organica di quell’Ufficio (quattro figure professionali di diverso livello), in coerenza con gli impegni presi con lo Stato e con la sua comunità locale, Valente si e no ne ha garantito due di unità, con ovvi riflessi sul corretto e regolare funzionamento dell’ufficio, da sempre, dunque, messo nella condizione di annaspare.

Non si contano i fiumi di inchiostro spesi su questa vicenda, condita dalle promesse fatte da Valente e mai mantenute in questo sette anni del suo governo!

Adesso, però, a differenza di altre volte, ai cittadini gravinesi, come si conviene a tutte le “favole”, ne stiamo narrando la fine, se è vero che il Presidente del Tribunale di Bari, a cui sono demandate le funzioni di coordinamento e controllo, dopo aver constatato, per l’ennesima volta, le gravi deficienze che impediscono all’ufficio di funzionare bene (gravi e reiterate omissioni di adempimenti di legge), ha proposto al Ministero della Giustizia, la chiusura del nostro ufficio.

Questo significa che, secondo i tempi voluti esclusivamente dal Ministro (forse una settimana, forse un mese, forse due, forse anche domani) il nostro “giudice di pace”, uno degli ultimi uffici pubblici rimasti in città, chiuderà i battenti per sempre, con gravissimi danni - sia ben chiaro - non solo per la gli avvocati, ma per tutti i cittadini che, per “fare causa”, dovranno recarsi a Bari.

Per aver la dimensione dei pregiudizi subiti, si pensi che, a partire dal 30 ottobre 2021, entreranno in vigore le norme che prevedono un aumento impressionante delle competenze dei giudice di pace (cause di risarcimento danni da sinistro stradale sino a 50 mila euro, cause ordinarie fino a 30 mila euro, cause condominiali, affari in materia cosiddetta di volontaria giurisdizione e via discorrendo).

In questo contesto drammatico nel quale vi stiamo raccontando la morte di un ufficio importante, non poteva mancare l’ennesima farsa di questo sindaco e della sua Amministrazione.

Infatti, incapaci in questi sette anni di fare le cose per bene, all’iniziativa doverosa del Presidente del Tribunale e senza preventivamente notiziare quest’ultimo anche al fine di interrompere eventualmente la procedura di chiusura, hanno pensato di rendersi letteralmente ridicoli agli occhi di tutta la nazione adottando un provvedimento che prevede la turnazione, per 15 giorni, di tre dipendenti comunali scelti a sorteggio, il primo dei quali (peraltro di cat. C e prossimo anche alla pensione ad ottobre) si è presentato lunedì scorso in ufficio, svolgendo (si fa per dire!) la propria attività lavorativa seduto ad una sedia, visto che, senza una qualificazione adeguata e necessaria, non saprebbe dove mettere mano in un ufficio assai delicato ed importante qual è l’ufficio giudiziario del giudice di pace

In altri termini, questa Amministrazione, così operando, ha fatto un grosso danno economico alle casse dei cittadini, passibile, a nostro giudizio, di intervento della Corte dei Conti, in quanto paghiamo (e continueremo ovviamente a pagare domani sino alla chiusura), un dipendente comunale qualificato senza che questi oggi  (non per colpa sua, si intende) faccia niente, sottraendolo dall’Ufficio Ragioneria, dove, invece, c’è bisogno, come l’ossigeno,  di personale che lavori, e anche sodo!  Naturalmente, queste considerazioni valgono anche per gli altri due dipendenti interessati dall’assurda turnazione.

In conclusione, possiamo dire che siamo dinanzi alla morte più che annunciata di un Ufficio e per la quale il sindaco Valente e la sua Giunta non possono proprio dire di essere estranei! 

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