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Cronaca

OMICIDIO CAPONE: ARRESTATO IL PRESUNTO ASSASSINO

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A distanza di oltre 5 anni e 3 mesi dalla commissione del fatto, la vicenda relativa all'uccisione di Pierino Capone si arricchisce di un nuovo evento: l'arresto in mattinata del suo presumibile assassino, l'imprenditore edile Scalese Gaetano, di anni 68. 

La strada che ha portato in gabbia lo Scalese, sul piano giudiziario, è stata alquanto tormentata se si pensa che la richiesta di arresto dello stesso per gravi, precisi e concordanti indizi di responsabilità, oltre che per il pericolo di reiterazione dello stesso fatto, fu avanzato dal Pubblico Ministero presso il Tribunale di Bari, Dot. Fabio Buquicchio, già nell'anno 2017 e rigettata dal GIP presso il Tribunale di Bari. In seguito, il Pubblico Ministero, a febbraio del 2018, avanzò appello sicché il Tribunale del riesame di Bari, a febbraio scorso, ritenendo più che fondate le ragioni addotte dalla Procura e svilendo quelle del GIP, disponeva nei confronti dello Scalese Gaetano l'applicazione della misura cautelare in carcere. Proposto ricorso per Cassazione dalla difesa dell'indagato, il Supremo Collegio con decisione avvenuta il giorno 03 giugno 2019 ha respinto il ricorso aprendo così le porte del carcere per l'imprenditore edile.

E' utile sottolineare che ad incastrare lo Scalese siano state le immagini riprese da una telecamera di videosorveglianza che immortala l'indagato nel mentre arresta la sua autovettura per raggiungere il luogo dove di lì a poco, secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, avrebbe sparato a Capone. 

Ora, in attesa della celebrazione del processo, i cittadini onesti, quelli per intenderci che, a suo tempo, non hanno condiviso la scelta del Comune di Gravina di non proclamare la giornata di lutto cittadino e che hanno conosciuto Pierino Capone ed il senso delle sue battaglie ideali per il rispetto della legge e per il trionfo della giustizia possono ritenersi soddisfatti. 

Commenti (1)
SOLO SCALESE FU ED E' COLPEVOLE ?
1Sabato, 08 Giugno 2019 15:58
VERITA' e GIUSTIZIA!

Quando si leggeranno le sentenze giudiziarie si potrà capire e sapere se il sig. Scalese (ritenuto presunto esecutore dell'omicidio) ebbe interesse soggettivo, unico ed esclusivo per eliminare il sig. Pierino Capone commettendo un grave assassinio. Capone stava perseguitando accanitamente altri gravinesi che avevano commesso e stavano perpetrando gravi e reiterati abusi edilizi. Egli combatteva per far valere la giustizia e il rispetto delle regole. E' legittimo supporre che anche altri perseguitati abbiano contribuito alla eliminazione di un "Uomo Intrigante Fastidioso!" qual'era il Capone. Scalese, se fu il vero omicida, perpetrò solo la sua vendetta personale o assecondò l'odio di vendetta di altri? Giustizia e verità vogliono i cittadini di Gravina!

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