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Storia, Uomini e luoghi

IL PONTE SULLA GRAVINA: LUOGO DEL CUORE DEI GRAVINESI (I PARTE)

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Iniziamo, grazie al prof. Franco Laiso, a dare contezza del patrimonio mondiale rappresentato dal ponte viadotto pubblicando estratti del libro “Gravina, intersezioni – interpretazioni”:

Il tabulato del regno di Napoli De Martino nel paragrafo del suo Apprezzo “fonti fore la città” sottolineava la necessità di portare le acque delle sorgenti Sant’Angelo alla fruizione da parte dei cittadini di Gravina. E finalmente si diede inizio alla costruzione del ponte viadotto-acquedotto che, ricevendo le acque delle sorgenti di Sant’Angelo a Cavatore alimenta le fontane della Madonna della Stella. Si imponeva la necessità di portare queste acque potabili sull’oppoto versante del burrone per consentire l’utilizzo da parte dei cittadini che fino ai primi del Settecento, all’interno della città, bevevano acqua di pozzo.

Dalla targa apposta sulla parete del Bastione che sovrasta le fontane apprendiamo:

·         Acquedotto Sant’Angelo a Cavatore e Ponte Viadotto Acquedotto Madonna della Stella opere realizzate in due tempi: 1743 - 1750; rifacimento e completamento 1778 - 1781

·          Progettista: dottor ingegnere architetto Giuseppe di Costanzo

·         Costruttore: Fontanaro e ditta Pasquale Mancini

·         Sovrintendenti e Garanti: Tavolario dottor De Tommaso e ingegnere Barba

·         Patrocinatore e anticipatario di ducati 24.785 ad annuo interesse del 5% pari a ducati 1239: Domenico Amedeo II Orsini, duca di Gravina

·         Costo preventivato ducati 8.000, spesa finale ducati 37.353

Il ponte costruito sulla gravina collega il passato con il presente della comunità. Inserito fra i due costoni del burrone a forma di triangolo, affonda il suo vertice nel greto del torrente, esso è a forma di cuore su cui cammina lieve il genius loci. I gravinesi, a giusta ragione, a partire dall’agosto 2010 stanno sottoscrivendo e scegliendo - per segnalarne i risultati al FAI che si batte per la tutela dei beni ambientali e artistici - il monumento della città da salvaguardare e valorizzare. Fra i tanti beni artistici ambientali che la città di Gravina conserva, i gravinesi vogliono segnalare il ponte sulla gravina. Esso ha bisogno di interventi di restauro urgenti soprattutto nelle parti che interessano le fondamenta. Il ponte ha scandito il tempo della fatica di generazioni di contadini che si recavano a lavoro nei campi, la fatica delle lavandare. Il suo selciato ha risuonato dello scalpitio dei cavalli e delle bestie da soma; ha conosciuto le corse frenetiche e i giochi di bambini e ne ha rimandato l’eco delle loro voci.

Commenti (1)
BISOGNA CITARE LE FONTI
1Domenica, 19 Maggio 2019 11:09
ONESTA' E RISPETTO

LA STORIA DETTAGLIATA E DOCUMENTATA FU PUBBLICATA IL 2003 NEL VOLUME "Gravina in Puglia. Quando non c'era l'acqua del Sele. Sorgenti Acquedotti Fontane" curato da Fedele RAGUSO e Marisa D'Agostino. NB. PER ONESTA' E RISPETTO !

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