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Cultura ed Eventi

LA COMUNITA’ GRAVINESE HA CELEBRATO UN 25 APRILE IN TONO MINORE

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Pochi intimi hanno partecipato alla manifestazione di liberazione del 25 aprile, un segnale preoccupante non solo perché si è dimostrato la perdita di valori ma anche perché si percepisce un certo annichilimento della popolazione.

Come ogni anni è stata l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) sezione di Gravina ad organizzare il corteo che ha portato i partecipanti in pineta presso la pineta, dove è situato il busto di Filippo D’Agostino; una statua annerita dagli agenti atmosferici ma che da anni nessuno si degna di pulirla.

L’Amministrazione Comunale vi ha deposto una corona di fiori dopo che alcuni rappresentanti dell’associazioni avessero parlato dell’importanza dell’evento in un periodo storico in cui gli ideali di fratellanza e di solidarietà stanno arretrando per colpa delle politiche che alcune persone istituzionali stanno attuando.

Sono stati letti monologhi scritti da persone di cultura come: Brecht costretto a fuggire dalla Germania per le pesanti minacce dei nazisti, Calamandrei che con l’avvento del fascismo si impegnò contro la dittatura).

Anche il sindaco ha voluto dare un messaggio circa l’importanza della ricorrenza e dell’esigenza di rispettare chiunque, pur se appartenente ad una minoranza.

Al termine della cerimonia un gruppo di ragazzini ha cantato “BELLA CIAO”, sicuramente ogni presente sarà stato percorso da brividi per l’emozione e il ricordo che la canzone evoca; tutte situazioni che, forse, sono svanite appena ci si è allontanati.

 

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