Cultura ed Eventi

ACCOGLI LO STRANIERO

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Domani, 30 marzo alle ore 19.30, presso la Biblioteca Capitolare Finia, nell’ambito degli “incontri con l’Autore”, come da programma, interverrà il prof. Lucio Sembrano, autore del volume “Accogli lo straniero. Storie esemplari dell’Antico Testamento” (Città Nuova, Roma 2018, pp. 186).   Si tratta di una narrazione approfondita di alcune storie bibliche “esemplari” per il nostro tempo, un tempo che tende a porre paletti al dono dell’integrazione culturale e sociale degli stranieri. Dodici capitoli dedicati ad altrettante figure o vicende dell’AT da cui è possibile ricavare, quella che L. Sembrano definisce “la Torah dello straniero” nel capitolo conclusivo (il tredicesimo) che raccoglie gli “aspetti giuridici” emersi nella lettura dei vari brani della Scrittura. Lo studio rivela la competenza esegetica e la sensibilità pastorale dell’A., docente di Sacra Scrittura presso l’Istituto di Teologia della Vita Consacrata “Claretianum” di Roma e la Sezione “San Luigi” della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli, oltre che in servizio presso il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso a Roma.

Sarà una preziosa occasione per gustare la bellezza della Bibbia, capace di ridire l’uomo all’uomo a partire dallo sguardo tenero e misericordioso di Dio.

L. Sembrano, Accogli lo straniero. Storie esemplari dell’Antico Testamento, Città Nuova, Roma 2018, pp. 186,  € 16,00

Commenti (1)
anche i Cananei accolti a suon di pulizia etnica?
1Venerdì, 29 Marzo 2019 14:53
Peucetius

Per carità, non si vuole dubitare che la Torah insegnasse ad accogliere lo straniero… ma nemmeno si può affermare che l'AT sia tutto questo elenco di buoni propositi verso i popoli nemici di Israele… che invocava il Dio degli eserciti nelle sue guerre di conquista, come sanno i Cananei e tutti i popoli politeisti e pagani sterminati da quello "eletto". C'è da chiedersi poi se davvero abbia senso filologico mettere a confronto e paragone epoche e sistemi sociali così diversi. Non esisteva il diritto internazionale a quel tempo e quindi nemmeno stati, confini, profughi. Letture interessanti ma discutibili

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