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Politica

NO ALLA REGIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA DI ISTRUZIONE

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La regionalizzazione consente la possibilità di differenziare le risorse per il sistema di istruzione da destinare alle varie regioni in base alla ricchezza del territorio.

Conseguenze sugli studenti, sulla società e sul personale:

ØDifferenti livelli di welfare studentesco e di qualità dell’istruzione da Regione a Regione

ØSperequazione, divisione culturale, accentuazione del divario sociale tra aree economicamente più forti rispetto ad altre che vivono condizioni di svantaggio.

ØVenir meno della funzione di garante dello Stato nell’assicurare uguaglianza e pari opportunità di accesso alla cultura alla formazione e all’istruzione a tutti cittadini italiani a prescindere da reddito, identità culturale e religiosa previsti dalla COSTITUZIONE artt. 3,9,33,34.

ØProduce divisioni fra cittadini della stessa Nazione e non favorisce l’unità.

ØAttua una strategia di divisione e sperequazione tra identici lavoratori della scuola che pur operando nella stessa tipologia di scuola e facendo esattamente lo stesso lavoro si vedrebbero retribuire compensi diversi non in base a come lavorano ma a dove risiedono.

ØLimita la libertà di insegnamento, garanzia di democrazia e pluralismo.

 

L’associazione “Terre Democratiche” di Gravina in Puglia crede negli ideali di libertà, giustizia sociale, unitarietà e democrazia, ideali imprescindibili di una società laica plurale e solidale, ideali che solo una scuola statale e unitaria può promuovere e coltivare. È con queste ferme convinzioni che l’associazione “Terre Democratiche” aderisce alla raccolta firme CONTRO LA REGIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA DI ISTRUZIONE.

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