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Cronaca

Atti di inciviltà: chi i colpevoli?

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Anche in questo periodo in cui il mondo intero sta fissando lo sguardo su Matera in quanto è riuscita a cambiare dalla vergogna nazionale a patrimonio Europeo e capitale della Cultura, noi a Gravina continuiamo a mostrare il peggio avendo come base, purtroppo, non la Cultura ma l’interesse personale.

Il basso senso civico che sempre mettiamo in mostra, dal continuare a gettare i rifiuti dappertutto, la distruzione di quanto appena realizzato (giostrine o i loro tappetini) e tanto altro non ti possono lasciare indifferente nessuno.

Ci vorrebbe una reazione da parte di ognuno per difendere la civiltà, per educare al senso civico, ciò porterebbe a quella crescita culturale della quale Matera oggi ne è fiera, d’altronde come patrimonio non siamo inferiori ai vicini di casa almeno fino a quando non riusciremo a distruggerlo completamente.

Ma quando questa reazione viene a mancare è chiaro che non resta il dover fare ricorso ad apporre le videotrappole, bisogna sapere però che questa soluzione è da considerarsi una sconfitta, anche il Sindaco ebbe ad esprimere lo stesso concetto.

Certo il riuscire a sentirsi partecipi di una comunità, tutti allo stesso modo potrebbe rappresentare un’alternativa per raggiungere il risultato ma questo dipende dal modo di fare politica, cioè dal come si gestisce la cosa pubblica.

Forse su questo concetto bisogna attenzionare anche l’operato dei nostri rappresentanti, il permettere ad un consigliere di attuare tanti cambi di casacca che danno il senso di quali possono essere i propri interessi e non vedere, già nell’immediato, alcuna reazione da parte di tutta la classe politica, compreso il primo cittadino, è motivo di mea culpa e di corresponsabilità per quelli che giustamente definiamo atti di inciviltà.   

 

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