Cronaca
Acquedotto di Pozzo Pateo (seconda parte)
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17 Set 2018
- Ultima modifica il Lunedì, 17 Settembre 2018 06:19
- Pubblicato Lunedì, 17 Settembre 2018 06:19
- Scritto da LA REDAZIONE
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La struttura sotterranea che ospita le condotte idriche presenta pareti verticali e volta ad arco, che a tratti è scavata nella roccia in posto e a tratti realizzata con conci calcarenitici squadrati e cementati con malta.
Lungo tutto il percorso sono inoltre riconoscibili i pozzi di pulizia della struttura ed in corrispondenza di ha inglobato, in parte distruggendolo e in parte semplicemente ostruendone l’accesso.
La costruzione dell’acquedotto, anch’esso finanziato dalla famiglia Orsini, venne iniziata nella seconda metà del XVIII secolo, per cercare di soddisfare le esigenze idriche della popolazione. Situato a NE del paese, andava a servire la popolazione situata in questa parte dell’abitato. La struttura che ospita le condotte è quasi interamente costruita con blocchi di calcarenite legati tra loro da malta e risulta in parte interrata ed in parte, per circa 80 cm, fuori terra. Essa ha in media una larghezza di circa 70 cm ed un’altezza di circa 150 cm. Il pavimento, rivestito di blocchi di
calcarenite della varietà Cozzarolo, è per metà occupato da una banchina percorribile di larghezza di 35 cm mentre l’altra metà costituisce il canale dove l’acqua scorreva a pelo libero.
Anche in quest’acquedotto è ben evidente la copertura con volta ad arco per tutta la lunghezza percorribile. Solo il tratto terminale, in prossimità della Fontana Notar Domenico, presenta una copertura ad arco interrotto, probabilmente a causa dell’adattamento della struttura a costruzioni già presenti, oppure a causa di esigenze di natura idraulica della conduttura.
È proprio in questo tratto, infatti, che le acque con un sistema di pompaggio venivano fatte scorrere nella canaletta presente nella parte alta a ridosso della parete. Non è ancora ben chiaro se ci fossero pozzi di ispezione disposti lungo il percorso della struttura poiché essi non risultano oggi visibili sul piano campagna, né tanto meno all’interno dell’acquedotto.