Cronaca

Acquedotto “Madonna della Stella”

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Continuiamo a pubblicare notizie storiche sull’acquedotto “Madonna della Stella” nel mentre si stanno facendo dei rilievi dei quali vi daremo notizie prossimamente.

La costruzione dell’acquedotto, che si origina circa 3 km a NW del centro abitato, in contrada Lamacolma, venne iniziata nel 1743 e doveva convogliare l’acqua in due fontane, una situata prima del ponte viadotto, denominata Fontana La Stella da usare come abbeveratoio, e l’altra al termine dello stesso ponte e a ridosso della cinta muraria dell’abitato, che doveva essere usata come lavatoio.

Il ponte viadotto fu costruito dall’ingegner Di Costanzo, il quale utilizzò la tecnica romana dell’opus quadratum, realizzando una doppia fila di archi poggianti su pilastri di forma quadrangolare, il tutto con conci squadrati di roccia calcarenitica cavata nell’area (D’Agostino & Raguso, 2003).

Il ponte, attualmente percorribile, è lungo 120 mt e presenta due parapetti di altezza differente (1,50 mt quello settentrionale e 3,00 m quello meridionale). È proprio sulla sommità del parapetto più alto che venne impostata la condotta idrica lunga circa 130 mt che conduceva l’acqua dalla Fontana la Stella al lavatoio.

La sorgente che alimenta l’acquedotto, fino a poco tempo fa attiva, si presenta come una scaturigine diffusa dalle quali l’acqua fuoriesce con scarso carico idraulico. In prossimità della scaturigine si individuano due vasche di raccolta, nelle quali confluiscono ben 102 bocche di captazione e dalle quali si diparte una condotta idrica.

Un’ultima vasca di decantazione, infine, convoglia direttamente l’acqua nella conduttura dell’acquedotto che consta di due canalette, larghe 15 cm e con setto di separazione alto circa 10 cm. L’uso della doppia canaletta pare sia stato introdotto per una questione di ciascun pozzo sono ben evidenti le pedarole che erano usate per entrare ed uscire dai pozzi stessi.

L’acquedotto, iniziato nel 1743 e terminato nel 1781, dette già da subito i primi problemi di funzionalità. Iniziarono, infatti, proprio nel 1781 i primi reiterati interventi di manutenzione e ripristino delle condutture che andarono avanti fino a quando, con l’entrata in vigore dell’Acquedotto Pugliese, l’acquedotto venne dismesso dall’uso idropotabile.

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