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Cultura ed Eventi

Vigilia degli esami di maturità

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Oltre 25mila classi per un totale di 509.307 studenti si stanno preparando all’esame di Stato che quest’anno sarà organizzato grazie a 12.856 commissioni. Per i professori ieri c’è stata la prima riunione mentre domani i ragazzi dovranno cimentarsi per sei ore con la prova d’italiano. La seconda prova è in calendario il giorno seguente e varia in termini di ore da passare sul banco a seconda degli indirizzi di studio. Il calendario elaborato dal ministero prevede la terza prova lunedì 25 e la quarta giovedì 28.

E’ stata diramata una circolare per dettare le “regole del gioco” che ogni maturando dovrebbe ben conoscere. Divieto tassativo nei giorni delle prove scritte di utilizzare cellulari, smartphone, personal computer e qualsiasi altra apparecchiatura elettronica in grado di accedere alla Rete o riprodurre file e immagini: pena l’esclusione dall’esame.

Dall’anno scorso il ministero ha deciso di intervenire anche in merito all’uso delle calcolatrici usate in genere nella seconda prova: quelle ammissibili dovranno essere consegnate il giorno prima del 20 giugno affinché le commissioni le controllino. Nei giorni prima dello “start” fino all’avvenuta stampa delle tracce, l’accesso a Internet sarà riservato ai computer utilizzati dal dirigente scolastico o dal direttore dei servizi amministrativi. Il ministero nella circolare ha posto l’attenzione anche sui locali dove dovrà essere svolta la maturità: “Dovranno essere pienamente idonei sotto il profilo della sicurezza, dell’agibilità e dell’igiene nonché dignitosi ed accoglienti in modo da offrire un’immagine della scuola decorosa e consona alla particolare circostanza”.

Intanto è già iniziato il “toto tema”. A dare una mano ai ragazzi che dovranno affrontare la prova ci pensa Skuola.net che ha esaminato gli ultimi dieci anni di tracce. Dal 2008 al 2017 ben otto volte il tema storico è stato praticamente ignorato. Solo il 3% dei maturandi ci si è cimentato. Nel 2010 si è toccata la punta più bassa: il tema sulle foibe è stato scelto dallo 0,6% dei maturandi. Non è andata molto meglio nel 2011 quando solo l’1,4% ha provato a scrivere qualcosa sugli anni Settanta e il secolo breve di Hobsbawm. Durante l’epoca della Giannini l’argomento sulle “differenze tra l’Europa del 1914 e quella del 2014” è stato svolto dal 3,8% degli studenti mentre l’anno successivo con la Resistenza si è scesi al 2,5%.

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