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Legge sul “Dopo di Noi”. M5S: “Emiliano continua ad ignorare le necessità dei disabili. Serve il tavolo di discussione”

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Dopo l’accorato appello apparso sugli organi di stampa da parte delle numerose figure professionali che si occupano di dare sostegno ai disabili, tornano a parlare della “legge sul Dopo di Noi” i consiglieri regionali del movimento 5 stelle: 

“La continua disattenzione del Presidente Emiliano alle necessità dei più bisognosi testimonia il totale fallimento della sua amministrazione che non è in grado nemmeno di cogliere le istanze che provengono da un’opposizione dimostratasi sempre costruttiva come quella del MoVimento 5 Stelle”.

In particolare i consiglieri regionali fanno riferimento alle interrogazioni presentate già nel luglio 2016 e alle diverse richieste di intervento inviate direttamente al presidente Emiliano anche in qualità di Assessore alla Sanità sul tema del “Dopo di Noi”.  Una delle criticità maggiormente rilevanti, spiegano, è originata dalla delibera di Giunta n. 3032 del 30/12/2010 attraverso la quale la Regione Puglia ha determinato la quota della retta massima per la comunità socio riabilitativa destinata ad ospitare i soggetti cui la legge sul “Dopo di Noi” si rivolge.
Nella delibera in questione - evidenziano - il corrispettivo è quantificato in una misura che è ben al di sotto di quella prevista dalle convenzioni precedentemente stipulate dalle ASL territoriali per tale tipologia di struttura, equiparando la stessa ai Centri Diurni, con conseguente disparità di trattamento ed insostenibilità economica del servizio da parte chi gestisce questi centri. Non possiamo che stigmatizzare il comportamento assolutamente inaccettabile del Presidente e Assessore alla Sanità Michele Emiliano che continua ad ignorare scientemente il grido d’aiuto dei tanti disabili, delle loro famiglie e di chi con amore e spirito di abnegazione gestisce i centri del “Dopo di Noi” con tutte le difficoltà, ora anche economiche, che esso comporta. Auspichiamo - concludono- che il tavolo di discussione tante volte richiesto dai gestori e riproposto anche attraverso le nostre azioni in Consiglio regionale possa finalmente vedere la luce. I problemi delle comunità socio-riabilitative sono i problemi di centinaia di disabili e delle loro famiglie, e le loro richieste non possono e non devono rimanere inascoltate”.

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