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Cultura ed Eventi

TRALCI "d.o.c."...UVA "d.o.p"

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Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 15,1-8)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

Commento:

Il creato, il mondo, all’Origine, era stato pensato “bello”, perfetto, felice. E noi ne abbiamo fatto un mondo di paure: paura del passato, fatto di errori; paura di un presente, insicuro e sempre indigente, perché nessuno o quasi ne è soddisfatto; paura del futuro, così incerto per sé e per i figli...Se ascoltiamo la parola di Gesù, riceviamo una stupenda verità: se ci lasciamo "tagliare" ed innestare in Lui, Vera Vite non sarà turbato il nostro cuore. Il Signore lega alla mancanza di fede la paura! Ha paura chi crede poco o vive poggiato soltanto sull’ottimismo e rimane sterile, senza frutti.

C’è una prima verità che Gesù ci prospetta, oggi: “essere cristiani” è voce del verbo “sudare”, faticare per raggiungere la Méta. Quanti addomesticano il Cristianesimo, riducendolo ad un ammasso di comode pratiche, di preghiere distratte, qualche Eucaristia-dovere, qualche vecchia nozione di catechismo annoiato, un segno di croce-talismano…E così la vita scorre come un rigagnolo stanco e secco, rimanendo come sterili tralci!

Una seconda verità che Gesù offre a noi, suoi discepoli: se non "rimaniamo" in Lui, come il tralci nella Vite, e senza fede non c’è Forza per continuare il cammino. Nella corsa verso l’Ultimo Orizzonte c’è bisogno di Linfa abbondante, di una grande dose di fiducia in Gesù. «Senza Cristo non si capisce chi siamo e dove andiamo; non si capisce perché vivere e perché lasciare questa vita» (Pascal). 

Si racconta che, nell’Antica Grecia, i fans dei corridori alle Olimpiadi, per incoraggiare i propri atleti, ogni tanto sulla pista facevano trovare una parola scritta a grosse lettere: «pistéue”, abbi fiducia, credi che ce la puoi fare, crediamo in te che corri e ci rappresenti tutti! Anche il Signore…ha firmato, ha messo il Suo “autografo” sulla nostra corsa verso di Lui. Abbiate fede, Io sono la Via, la Verità e la Vita, lasciatevi innestare in me Vite per avere Vita.

A noi, figli pingui e grassi di questo scorcio di secolo, necessita una corposa dose di fede in Cristo Gesù! L’uomo - come afferma P. Evdokimov - grazie all’opera di Cristo viene aspirato verso l’Alto, cade …in alto, verso quella gloria cui eravamo stati chiamati all’Origine. Stringiamoci a Cristo, nostra Vite, e saremo così dei tralci "d.o.c." (di origine controllata), scopriremo di essere, per Suo Amore, grappoli di uva "d.o.p." (di origine protetta), custoditi, aspettati ed attesi dall’Amore.

                                                                                          Don Sante Ferrulli

                                                                       Parrocchia SS. Nicola e Cecilia - Gravina

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