Cultura ed Eventi
Per non dimenticare… mai!
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- Pubblicato Domenica, 15 Aprile 2018 06:02
- Scritto da la redazione
Il 6 aprile 2013 don Angelo Casino saliva al cielo. Cinque anni, ma fosse anche l’’eternità, non sono sufficienti per cancellare dalla memoria una persona, nonché sacerdote, stimata, un eccellente maestro, per chi lo ha frequentato, un esemplare servitore della chiesa, un attento osservatore della storia e un acuto premonitore e precursore. E come tanti altri nostri concittadini, che si sono distinti nella vita sociale, politica e culturale, merita plauso e riconoscenza dall’intera comunità gravinese. Le sue opere di storia locale, le grandi intuizioni avute nella sua attività pastorale, a capo della comunità della Madonna delle Grazie, hanno lasciato il segno; è stato il primo sacerdote a istituire i campi estivi per i bambini prima e per i giovani subito dopo e quindi le colonie estive, l‘asilo per bambini. Che dire del primo campetto parrocchiale della città!, dei tornei estivi, unici allora, le gare di atletica per le vie della città; il tutto attraverso il circolo culturale Aquila, fonte di innumerevoli iniziative, come la sfilata dei carri allegorici carnevaleschi. Le iniziative di carattere religioso si snodavano lungo i due momenti che caratterizzano l’anno liturgico: la rappresentazione della natività, con il presepio vivente e la risurrezione, con la rappresentazione della passione di Cristo; e qui va sottolineata la grande intuizione di far rivivere questi momenti immersi nelle bellezze paesaggistiche di Gravina. Negli anni ottanta sollecitò gli amministratori del tempo per riportare in auge la fiera san Giorgio che fu trasferita nell’allocazione attuale, come smontò la nefasta tradizione che vedeva la statua di san Michele un tutt’uno con la struttura della cattedrale e quindi inamovibile pena una catastrofe; per smentire ciò, su sua indicazione e con il volere e il consenso di mons. Isgrò, per la prima ed unica volta, fu portata in processione. La riscoperta della centralità Mariana nella comunità diocesana con la valorizzazione della chiesa Madonna delle Grazie; la rielaborazione storica della devozione a Maria che ha animato, da sempre, il popolo gravinese, memore della “fiumana di popolo che si riversava nella piccola cappella intitolata alla Madonna della Grazia, in occasione della sua festa”. E qui vanno ricordati i momenti vividi della devozione mariana con le affollate novene per le vie della città e la peregrinatio Mariae presso le parrocchie di Gravina nonché l’accalorata ovazione con la quale i degenti dell’ospedale di Gravina accoglievano la sacra immagine della Madonna. E infine i tanti libri di storia che hanno arricchito le biblioteche pubbliche e private. Mi auguro di avere modo e tempi per una ricostruzione fedele e dettagliata della sua immane operatività. Perché tutto ciò non passi nel dimenticatoio, come associazione Gravina 2017/19, in collaborazione con la famiglia Casino, che ringrazio, con la manifestata disponibilità del Comune, della Fondazione Santomasi, del Consorzio Turistico Gravinese, della comunità parrocchiale Madonna delle Grazie e i tanti amici che serbano un grande ricordo del compianto don Angelo, abbiamo inteso indire un concorso artistico-letterario in sua memoria. Due rinomate associazioni culturali, rispettivamente di Matera e Altamura, hanno sposato il nostro progetto. Lo spunto ce lo ha fornito un’analoga iniziativa, svoltasi nella nostra città nel lontano 1948, che riteniamo degna di considerazione data l’alta risonanza che, all’epoca, riscontrò nella intera Puglia: La gazzetta del mezzogiorno, il 7 marzo di quell’anno, le riservò un’intera facciata (quando il giornale era formato da appena quattro facciate!). E’ un modo per ricordare e celebrare persone che non meritano di passare nel dimenticatoio. I dettagli tecnici del concorso li enunceremo appena ci si coordinerà tra gli enti e associazioni che hanno aderito all’iniziativa
Il presidente
Dott. Michele Laddaga