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Crisi amministrativa, considerazioni del centro-destra

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Dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha reinsediato Valente sulla poltrona di primo cittadino, responso che abbiamo accettato senza isterismi e patetici piagnistei, così come non avevamo brindato alla esito positivo del nostro ricorso al TAR, ci aspettavamo una ripartenza immediata e produttiva dell’azione amministrativa (visto gli scarsi risultati finora ottenuti).

Credevamo che potesse esserci una seconda luna di miele tra Valente e la sua ritrovata maggioranza, invece assistiamo basiti ad una luna di fiele che si consuma ai danni della città.

A pochi giorni dalla riconferma della giunta comunale,  la città apprende che 6 consiglieri comunali facenti capo alla Lista Gravina ON e ai Democratici e Socialisti “sfiduciano” il Valente e,  mentre i due assessori, tra cui il vicesindaco, della Lista Gravina On rassegnano le dimissioni, l’assessore in quota ai Democratici e Socialisti non ci pensa neanche per scherzo, vedendosi così, a sua volta sfiduciato dai suoi stessi consiglieri comunali.

La comunità gravinese assiste ancora una volta triste e sconsolata ai soliti giochi di palazzo, dove si discute di tutto tranne che dell’interesse della collettività.

Bisogna ricordare ai gravinesi che già nella passata amministrazione il sindaco Valente ci aveva abituati agli azzeramenti di giunte e ai valzer degli assessori al solo scopo di mantenere salda la poltrona.

Quando due forze politiche espressione di 6 consiglieri comunali, prima e terza lista più votate della città, e grazie ai cui voti Valente ha potuto essere rieletto, a distanza di qualche mese dall’insediamento dell’amministrazione comunale, aprono un verifica politica chiedendo l’azzeramento totale delle cariche degli uomini di fiducia del sindaco e riscrivono un nuovo programma da seguire, altro non fanno che certificare il fallimento assoluto di questa amministrazione.

Ma il Valente, incurante di quanto sta accadendo e mosso dalla sua proverbiale arroganza, non ritiene di dover spiegare ai cittadini gravinesi quanto stia accadendo, e continua nella sua solita ricerca del transfuga di turno al fine di mantenere il potere e la poltrona.

Questo malcostume, portato avanti dal Partito Democratico di Gravina e dal suo Sindaco, alimenta il distacco del cittadino delle istituzione portandolo e catalogare tutti allo stesso modo, ovvero politici interessati ai propri interessi e non alla collettività.

Caro Valente, per una volta prova a fare la persona responsabile: convoca subito un consiglio comunale, racconta la tua versione e verifica se hai i numeri per governare, altrimenti libera la città dai vostri ricatti ridando la parola al popolo.

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