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Politica

La Comunità ha il diritto di sapere

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Da tempo due delle liste (GravinaOn - Democratici e Socialisti), che hanno supportato l’elezione del sindaco nello scorso giugno, hanno chiesto una verifica politica; tale richiesta è condivisa da sei consiglieri comunali facenti parte delle suddette liste ed ha provocato le dimissioni di due assessori di espressione GravinaOn.

L’attuale azione politica e amministrativa è, dunque, paralizzata da queste posizioni e tanto non giova alla gestione della città che vive, da tempo, situazioni difficili e che avrebbe bisogno di scelte forti.

Le forze politiche, chi più chi meno, stanno producendo comunicati stampa per far sapere le loro posizioni, spicca la querelle all’interno dei Democratici e Socialisti che sa di grottesco.

L’attuale legge elettorale, come si sa, prevede che sia il popolo ad eleggere il sindaco e questi, in virtù di tanto, deve rendere conto ad esso. Invece, della posizione che il primo cittadino intende prendere per dare soluzione a quanto si è venuto a creare, i cittadini non ne sanno nulla in barba al principio di trasparenza tanto sbandierato in periodi elettorali.

Solo agli “addetti ai lavori” è dato di sapere; ieri un laconico comunicato stampa dal Comune solo per ufficializzare le dimissioni di due assessori, dimissioni che anche se protocollate il giorno 20 u.s. di fatto ci sono da inizio marzo, basti vedere le presenze alle adunate di Giunta.

Il primo cittadino, per vantaggi personali, quando lo ha ritenuto ha convocato conferenze stampa, ha indetto incontri pubblici; ora niente.

Difronte a questo atteggiamento possiamo dire che tanto non è trasparenza e se manca la trasparenza non vi è la democrazia.

Commenti (2)
Cosa auspicavano di buono i 14.000 gravinesi che votarono Valente?
2Giovedì, 22 Marzo 2018 10:48
Nulla da pretendere

Inutile rivendicare dal Valente trasparenza, dritti di informazione, amministrazione e interessi per i cittadini! Egli non è un amministratore: attesta il prototipo dell'inciviltà, dell'autarchico dittatore che, dopo aver ricevuto l'investitura, si sente autorizzato a far quel che gli pare in forma segreta e di propria convenienza. I rivoltosi, sicuramente, riceveranno ciò che pretendono per accordi ed impegni preeelettorali ed il Valente sarà costretto a cedere continuamente a tutti e a tutto. La cittadinanza potrà solo sapere che a Palazzo di Città si spartiscono poteri e affari privati e personalistici! NESSUNA DEMOCRAZIA E TRASPARENZA SARA' RISPETTATA DAL VALENTE...TANTO LO HA DIMOSTRATO COL PRIMO MANDATO! ORA SI SENTE PIU' FORTE E AGGUERRITO PER FARE IL CIECO ED IL SORDO PER LA POPOLAZIONE CHE LANGUE E ASPETTA INVANO!

Silenzio: viltà o mafia?
1Giovedì, 22 Marzo 2018 09:17
Pinuccio

La tattica del silenzio, in alcuni casi e quando fa comodo, è strategia oculata, scientifica e mirata a due obiettivi: sfiancare l'avversario, i dissidenti,i contestatori; ricercare soluzioni sotterrane, contrattate e barattate all'oscuro. Se tutto questo lo si vuol far passare come il nuovo della politica, si accomodino pure i faccendieri, i mestieranti, gli esperti di scienze occulte, i giocatori falliti, gli equilibristi, i coltivatori di finocchietti selvatici, i professionisti del barare, i parassiti incoraggiati e portati in pompa magna da tanti altri utili idioti. Si accomodino pure gli scaltri e i furbetti; quelli che non si rendono conto che certi silenzi odorano di mafia, quella che si dice di voler combattere, partecipando a manifestazioni e sfilate del tutto incoerenti con quello che avviene e sta avvenendo in casa propria.

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