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Cronaca

BPPB, la decadenza dei gravinesi

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Era il 1883 quando Michelangelo Calderoni-Martini ebbe l’idea di fondare la Banca Cooperativa Agraria perché potesse rappresentare un sostegno per la fiorente economia gravinese, assumendone la presidenza; l’Istituto bancario svolse un ruolo importante sul tessuto cittadino grazie alle innegabili doti di imprenditore agricolo del fondatore e di tutti coloro che gli succedettero, tutta la comunità se ne avvantaggiò.

Dopo circa novant’anni, era il 1972, ci fu la fusione con la Banca Mutua Popolare Cooperativa di Altamura e nacque la Banca Popolare della Murgia perché si potesse meglio promuovere il territorio murgiano per questo lo statuto stabilì che alla guida della nuova banca dovessero alternarsi persone residenti nei due Comuni.

Nel 1994, con la fusione con la Banca Popolare di Taranto si diede vita all’attuale Banca Popolare di Puglia e Basilicata e gli amministratori che avessero conoscenza del territorio hanno cominciato a scarseggiare.

Oggi non c’è, tra i componenti del Consiglio di Amministrazione, chi avesse residenza a Gravina in modo da poter meglio conoscere la realtà economica.

Sabato prossimo si svolgerà, presso l’area Fiera di Gravina in Puglia, l’Assemblea ordinaria dei soci della banca; in tale occasione si deve integrare e nominare due consiglieri, uno dei candidati è il dott. Stefano Conca di Gravina in Puglia, già componente del Collegio Sindacale, valido professionista e conoscitore dell’imprenditoria locale.

Per gli azionisti della banca un’occasione da non perdere, è necessario esercitare il proprio diritto di voto.

Commenti (1)
quello che siamo
1Mercoledì, 21 Marzo 2018 08:06
sirenettafolle

All'articolo voglio aggiungere come il nostro istituto bancario sta facendo di tutto per votazioni perfette e valide. Nessun ricatto agli imprenditori, nessuna raccolta di deleghe in bianco e soprattutto impiegati che lasciano liberi i soci su chi votare. Si capisce che ritorsioni, trasferimenti non sono graditi. Ma lavorare contro in nome e per nome di chi? Perché la banca ha paura di un voto pulito?

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