Lun04292024

Last updateLun, 29 Apr 2024 1pm

Font Size

Profile

Menu Style

Cpanel

 

 

 

 

Back Sei qui: Home Cronaca Omicidio Capone: nonostante fossero passati 4 anni…

Cronaca

Omicidio Capone: nonostante fossero passati 4 anni…

Valutazione attuale:  / 0
ScarsoOttimo 

Si sa, sono trascorsi già quattro anni o, se volete, 1460 giorni da quel tragico 10 marzo 2014 quando, in una serata particolarmente gelida, anche a causa del guasto (?) alla centrale del gas (fatto questo mai appurato in questa città dove di cose “misteriose” ne accadono davvero tante!) Pierino Capone, reo solo di essere una persona “rompiscatole” perché si batteva per la legalità, stramazzava in terra, a pochi passi dalla sua abitazione, ucciso da due colpi di pistola sparatigli a bruciapelo alla nuca.

Gli anni sono volati via ma, in ogni cittadino onesto e giusto, rimarrà incancellabile il ricordo di quello che una città intera, espressa da questo sindaco, non ha saputo e voluto fare per lui, uccidendolo ancor di più di quanto non abbia potuto fare quella maledetta mano assassina. 

Infatti, per  Pierino, non la proclamazione del lutto cittadino, non una fiaccolata per sensibilizzare la comunità sul valore della vita umana con condanna della violenza senza se e senza ma, non un interesse delle associazioni che dicono di combattere le mafie  e neppure  la  lettura, non consentita dall’unico celebrante (dov’era  la Chiesa di Gravina quel giorno?), durante i funerali, di una lettera scritta da una persona che, nel tempo, aveva potuto conoscerlo bene, parliamo dell’avvocato Fabrizio Lofoco.

Disponiamo ancora di quella missiva della quale, oggi, anche a distanza di tempo, ci piace riportare alcuni stralci salienti che aiutano di certo a capire meglio la figura di Pierino: “Chiuso all’interno della sua corazza fatta di libri, codici, sentenze ed arcigna volontà, la testuggine Capone ha travolto parecchi interessi”; “…Capone non poté far niente contro quei colpi di pistola, esplosi perché reo di difendere la sua amatissima terra nell’interesse di tutta la collettività.”

Fin qui la memoria di quello che è stato all’indomani dell’omicidio. Ma c’è un altro aspetto che, sempre ai cittadini onesti, gli stessi, per intenderci, che avrebbero voluto per Pierino quello che la rappresentanza politico-istituzionale della comunità gravinese non ha invece voluto, ha premura di sapere: oggi, a che punto sono le indagini ed il procedimento penale a carico di chi decise, studiando minuziosamente i movimenti della vittima, che Capone dovesse tacere per sempre?

I morti non possono più tornare in vita, purtroppo, ma i responsabili possono invece venire a galla dalla melma del luridume morale nel quale sono caduti!

Ebbene, alcune notizie raccolte da fonti ben informate, ci dicono che da circa un anno c’è una richiesta di carcerazione da parte del Pubblico Ministero, titolare dell’inchiesta, nei confronti dell’unico indagato, senza tuttavia che, in questo lasso di tempo che va ad aggiungersi a quei 1460 giorni, sia ancora maturato il “parere” necessario del GIP.

Ci chiediamo, da semplici cittadini che confidano ancora, forse illudendosi, nella Giustizia umana: ma è normale tutto questo?  E, soprattutto, il corso della giustizia sarebbe stato lo stesso se quel 10 marzo del 2014 ad essere ucciso brutalmente fosse stato, per esempio, il figlio di un magistrato o di un noto politico?

Commenti (1)
Ingegnere
1Domenica, 23 Settembre 2018 09:55
Giovanni Silvestri

Purtroppo sono passati 38 anni dall'uccisione di Aldo Moro ed ancora non riusciamo a venirne fuori. Per fortuna che i reati penali non hanno la prescrizione. Un giorno forse …..

Aggiungi un commento

Il tuo nome:
Indirizzo email:
Titolo:
Commento:
yvComment v.2.01.1

Console Debug Joomla!

Sessione

Informazioni profilo

Utilizzo memoria

Queries Database