Cronaca

La tenacia di lottare per i traguardi di civiltà.

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Lunedì scorso S.E. Mons. Ricchiuti ha concelebrato in Cattedrale una Messa per i trent’anni di attività del Centro Sociale “Gioia e Amore”; l’associazione si occupa di ragazzi con disabilità.

E’ stato possibile celebrare l’evento in Cattedrale grazie all’impegno e alla determinazione di un’altra associazione per disabili: il “CABA”, per nove lunghi anni si è battuta perché si potesse rendere la chiesa accessibile.

Quanto profuso dal CABA ha trovato rispondenza prima in S.E. Mons. Paciello, ricordiamo che si era visto costretto ad abbattere una rampa installata a causa dell’opposizione di alcuni “amanti della legalità”, poi in S.E. Mons. Ricchiuti; era stato uno dei primi impegni presi dal suo insediamento in diocesi, avvenuto il 4 gennaio 2014.

Era il 31 marzo 2015, sotto un sole cocente, quando si inaugurò l’attuale rampa dando a molte persone, con difficoltà a deambulare, la possibilità di poter accedere in Cattedrale per pregare e ammirarne la bellezza.

Grazie ai due ultimi Vescovi della nostra Diocesi, la loro determinazione ha contribuito a dare dignità a persone che sono etichettate come “ultime” ma, un grande grazie va al CABA per aver lottato e sofferto per raggiungere un traguardo di civiltà; non sarebbe stato possibile vedere, l’altro giorno, parecchie persone in carrozzella all’interno della chiesa.

Ora il CABA sta riversando le proprie forze perché si renda accessibile l’aula consiliare, lotterà finchè non riuscirà a raggiungere questo ulteriore traguardo di civiltà; ne siamo sicuri.

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