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Politica

ALESIO VALENTE NOMINATO NELLA SEGRETERIA REGIONALE DEL PARTITO DEMOCRATICO

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Nella giornata di Venerdì 15 Dicembre, il Segretario Regionale del Partito Democratico della Puglia, Marco Lacarra, ha nominato la sua segreteria regionale, che lo affiancherà nei prossimi due anni del proprio mandato.
E’ un piacere poter comunicare alla città, la nomina del Sindaco di Gravina in Puglia Alesio Valente nella segreteria regionale del Partito: un nostro iscritto che ci ha guidato nelle ultime elezioni amministrative, vinte al primo turno, uno dei pochi casi in provincia di Bari.
L’esperienza del buon governo della nostra città è arrivata dunque anche sulle scrivanie baresi: la presenza di Alesio Valente in segreteria regionale sarà una voce importante per il nostro territorio, per la città di Gravina.
Tutto il Circolo “Ninuccio Pappalardi”, a partire dal Segretario Nico Angelastro, augura buon lavoro al Sindaco Valente, al Segretario Marco Lacarra e a tutta la segreteria regionale.

 

Gravina in Puglia, 16/12/2017                                                     

                                                         Il Circolo del Partito Democrato

                                                                 “Ninuccio Pappalardi”

 

Commenti (1)
Esaltarsi sul nulla e sul niente
1Sabato, 16 Dicembre 2017 12:06
Pinuccio

Ci sarebbe molto da commentare sul risultato elettorale amministrativo, quasi unico in provincia di Bari, di Alesio Valente. Certo, contano i numeri e i numeri sono dalla parte di chi li sa usare e sfruttare al meglio per demagogia, per disonestà intellettuale. Un sindaco che viene premiato, si fa per dire, dall'elettorato e viene premiato dal suo partito è quanto di più falso potesse esserci nella politica della menzogna e della bugia. Non c'era da augurarsi che fosse rieletto. Purtroppo, lo è stato, secondo calcoli di cui solo la coscienza civica dovrebbe sapersi ribellare. Il resto è tutto pleonastico, lasciato a chi trova ripari e sponde per nascondere le proprie vergogne ed esaltarsi sul rive del proprio pauperismo politico, culturale, mentale, progettuale, miserabile.

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