Cultura ed Eventi
Verso la beatificazione di Benedetto XIII, luce della Chiesa irradiata sul mondo
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12 Nov 2017
- Pubblicato Domenica, 12 Novembre 2017 08:03
- Scritto da la redazione
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“Verso la beatificazione di papa Benedetto XIII” è la nuova iniziativa promossa dal Centro Studi Benedetto XIII di Gravina, in collaborazione con la Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, in programma il 22 novembre presso la città eterna: sulla tomba di Pietro prima e su quella del papa gravinese dopo. Mercoledì 22, partecipazione all’udienza generale papale del mercoledì, presso la Sala Nervi, in Vaticano, a seguire, alle ore 16.00, presso la Basilica di santa Maria Sopra Minerva, dove riposano i resti mortali del domenicano papa Benedetto XIII, ci sarà la celebrazione della santa Messa. Subito dopo, nella sala Capitolare del Senato adiacente il chiostro della Minerva, la presentazione della collettanea: “Benedetto XIII Orsini. Studi e testi”, alla presenza dell’arcivescovo mons. Giovanni Ricchiuti e dei relatori presentatori secondo il seguente ordine: Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Jean-Louis Bruguès, O.P. Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa; Fr. Luciano Cinelli, O.P. Archivista della Provincia Romana di S. Caterina da Siena; Fr. Giovanni Festa, O.P. Postulatore Generale per le Cause dei Santi dell’Ordine dei Predicatori. Due giornate all’insegna della gravinesità. All’insegna della riscoperta della storia migliore e positiva della città di Gravina, quella città spesso dimentica di aver dato i natali ad un figlio che ha saputo far brillare la Chiesa in un periodo di crescente disagio culturale e politico; nel pieno dell’Illuminismo, di quella corrente costruita sulla ragione e sulla razionalità umana. Benedetto XIII, sulla Barca di Pietro, tra marosi, incertezze, incomprensioni, ha saputo servire Cristo, la Chiesa e i fratelli facendosi servo obbediente. Costruendo e realizzando il disegno divino della salvezza a contatto con i poveri, gli umili, gli ultimi, gli ammalati, i bisognosi, gli indigenti; imprimendo le orme e le impronte del francescanesimo più puro e più genuino, pur essendo un figlio di S. Domenico. Realizzando il piano di Salvezza di Dio pregando, digiunando, soffrendo e gioendo, consacrando e ristrutturando chiese, altari, ospedali, ospizi per i pellegrini e oggetti sacri.