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Politica

Lunedì Consiglio Comunale, quali soluzioni per il bosco

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In prima convocazione lunedì 13 alle ore 1830, occorrendo in seconda convocazione martedì alle ore 19.30, si celebrerà il Consiglio Comunale avente quale argomento qualificante le sorti del bosco.

Distrutto, o quasi, dall’incendio dell’agosto scorso, è obbligatorio assumere delle decisioni importanti perché il patrimonio che negli anni è stato, per i nostri padri, una risorsa ambientale ed economica torni ad esserlo.

Stanchi dell’immobilismo della politica, i cittadini hanno cercato di dare impulso ad una azione energica riunendosi in comitato e riuscendo ad avere l’adesione di associazioni ed esperti con l’intento di approfondire, prima, le conoscenze della situazione “giuridica” e promuovere iniziative perché varie Istituzioni potessero fare quanto possibile; evitare che si ripetesse quanto non fatto dal 2012, anno in cui un altro incendio distrusse buona parte del bosco.

Anche a seguito del movimento creato dalla base le Istituzioni in primis interessate, Comune e Regione, hanno cercato misure atte a fronteggiare la situazione creatasi e la disponibilità di fondi per il riuso delle acque reflue ha fatto sì che in tempi stretti fossero assegnate risorse finanziarie.

Tanto può bastare per rintanarci e sentirci soddisfatti? No, la questione è cosa fare del bosco e quali azioni di prevenzione adottare atteso che i tempi per il riuso delle acque reflue potrà essere operativo non prima di tre anni.

Per la prevenzione necessita un livello di attenzione diverso e quanto fatto in altre località boschive e forestali deve essere preso in considerazione; le misure messe in atto dai gestori della foresta di Mercadante, del Parco dell’Alta Murgia devono interessare anche il nostro bosco.

Ricca la biodiversità una volta presente nel nostro bosco tanto da essere identificata dalla Comunione Europea ZSC (Zona Speciale di Conservazione) e se tanto produce tanti vincoli per quanto si potrebbe fare è una corsia referenziale per accedere ai finanziamenti.

Molte delle attività che si svolgevano una volta nel bosco e che davano reddito e sostegno, specialmente ai meno abbienti, devono ritornare: il pascolo, la legna. Dobbiamo guardare al bosco per un’espansione del turismo, oggi molte le persone che lo frequentano per attività sportive ma mancano i servizi: la situazione del “bar Marcuccio” è un esempio.  

Molte le idee avute dal lavoro del Comitato, esso ha comportato incontri con esperti e con le forze politiche comunali, è necessario proseguire ed alzare il livello di attenzione anche dei mass media, di mobilitazione in generale a cominciare dalla presenza di tante persone al Consiglio Comunale perché quello che oggi è un costo deve ritornare, come una volta, ad essere una RISORSA.

Commenti (1)
SPERARE E' D'OBBLIGO MA ?
1Venerdì, 10 Novembre 2017 09:57
IL PD S'IMPEGNA....???

ORMAI.... DOPO LE ESPERIENZE PASSATE...LE INADEMPIENZE...I DISASTRI ....LE SIGLE "SIC" ..."ZSC" LE ACQUE REFLUE A RICICLARE ....C'E' UN ABISSO DI INCERTEZZE ...! INTANTO LA DIFESA GRANDE E' DIVENUTA PICCOLISSIMA E CHI SA' SE SARA' ANCORA IN VITA ????? PER ORA ...BOSCO! BEI RICORDI DI TEMPI LONTANI!!!!

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